La prima bussola dell’ecobio: l’INCI

La prima bussola per orientarsi nel settore della cosmesi è l’Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), cioè la nomenclatura utilizzata a livello internazionale per identificare gli ingredienti presenti in un prodotto cosmetico così come essi sono indicati nell’elenco riportato sull’etichetta che ne illustra la composizione.

  1. Come si legge l’inci? si posizionano per prime le sostanze presente in maggiore quantità nel prodotto, in seguito procedendo in ordine decrescente si arriva a quella che si trova in minore percentuale. L’utilizzo dell’Inci è stato reso obbligatorio in Europa nel 1997 dalla Direttiva 96/335/CE (aggiornata poi dalla Direttiva 2006/257/CE) al fine di identificare le sostanze con la stessa denominazione in tutti gli Stati membri e permettere ai consumatori di riconoscere facilmente le sostanze che si consiglia di evitare (ad esempio a causa di allergie).
  2. Come è composto un cosmetico? I primi ingredienti indicano la formula base, poi compaiono tensioattivi, gelificanti e umettanti, nella parte centrale i principi attivi e infine i conservanti, i coloranti e i profumi.
  3. Perché mi sembra arabo quello che leggo nell’INCI? I nomi degli ingredienti, nel caso in cui non derivino da processi chimici, sono indicati con il nome botanico in lingua latina seguito (eventualmente) dalla parte della pianta utilizzata e dal tipo di derivato (questi ultimi in inglese) come per esempio il Butyrospermum parkii butter (burro di karitè). Gli ingredienti sintetici invece appaiono in lingua inglese (es. Cetyl alcohol).
  4. Quali sono le sostanze dannose? Esistono ingredienti autorizzati per legge che potrebbero essere fonti di allergie e intolleranze come i siliconi, i parabeni e i petrolati contenuti in shampoo, bagnoschiuma, creme per il viso e per il corpo, solari e prodotti per i bambini.

A venirci in aiuto nella lettura dell’INCI C’è il Biodizionario, un sito realizzato dal chimico industriale Fabrizio Zago dove basta cercare l’ingrediente che ci interessa è dannoso per l’ambiente, per gli animali o per il nostro corpo.

COME FUNZIONA IL BIODIZIONARIO?

Scrivi semplicemente il nome dell’ingrediente (sia cosmetico che alimentare) da analizzare.
Il giudizio viene espresso attraverso una semplicissima simbologia “a semaforo”.

Molto bene
Bene
Da verificare 
Male
Inaccettabile

Ogni ingrediente di derivazione animale (non vegan) ha un giudizio di inaccettabilità (doppio semaforo rosso) in quanto eticamente non accettabile.